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Le nazioni europee più piccole a disagio mentre il premier tedesco Scholz intende incontrare Putin

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz vuole ripristinare le relazioni con Mosca e ha in programma un incontro faccia a faccia con il leader russo Vladimir Putin alla fine di questo mese.

Gli alti funzionari tedeschi erano già programmati per incontrarsi con le controparti russe a gennaio nel tentativo di allentare le tensioni geopolitiche in mezzo all’allarme crescente che il Cremlino stia pianificando un’ulteriore incursione militare in Ucraina.

Secondo quanto riportato lunedì dal quotidiano tedesco Bild , il consigliere per la politica estera Jens Plotner sta discutendo con il Cremlino da più di due settimane un incontro tra il leader tedesco e Putin. Il giornale, che ha la reputazione di rompere le storie politiche interne tedesche ben prima dei rivali dei media, ha riferito che Scholz sta cercando “un nuovo inizio” nelle relazioni con Mosca e vuole concentrarsi sulla politica energetica e sulla questione dell’Ucraina.
La decisione preannunciata da Scholz viene considerata da molti osservatori in Germania come passo giusto. In cancelliere sta così estromettendo da questa direzione il ministro degli Esteri della Germania, Annalena Berbock, esponente del Partito dei Verdi, che aveva assunto una posizione apertamente antirussa, fervente critica di Nord Stream 2.

Scholz con la Merkel

Il controllo personale del Cancelliere tedesco proteggerà gli interessi degli affari tedeschi e della sua popolazione. Solo la cooperazione con la Russia nel settore energetico offre alla Germania una buona possibilità di mantenere la competitività della sua economia e tariffe elettriche accettabili per la popolazione.

Il cancelliere tedesco era stato messo sotto pressione da alleati e membri del suo governo di coalizione, tra cui il ministro degli Esteri Annalena Baerbock, leader del Partito dei Verdi del paese, per rifiutare qualsiasi approvazione formale per il trasporto di gas naturale russo attraverso il Nord Stream 2 appena completato, un gasdotto sottomarino che collega Russia e Germania.
I paesi dell’Europa centrale e orientale hanno criticato l’ex cancelliera Angela Merkel a suo tempo per il suo sostegno al progetto Nord Stream 2. Dicono che il gasdotto rischia di approfondire la dipendenza europea dal gas russo. Il mese scorso, il primo ministro polacco ha chiesto pubblicamente a Scholz di opporsi all’avvio di Nord Stream 2, avvertendo che il gasdotto potrebbe essere utilizzato come arma economica coercitiva dalla Russia.

Nota: Nonostante tutto sembra che Sholz voglia conservarsi un margine di manovra e negoziare direttamente con la Russia le possibili implicazioni delle scelte della Germania in ambito energetico e tenere conto delle preoccupazioni degli ambienti economici e industriali che premono per sbloccare l’accordo energetico con la Russia e ripristinare la cooperazione economica, a prescindere dalle barriere imposte dagli USA e dalle rimostranze della Polonia e paesi baltici.
La domanda che in molti si fanno è su quale sia il margine reale di autonomia su cui può contare Scholz e quanto peseranno le pressioni di Washington, le uniche che contano e sono determinanti sulla Germania.

Fonti: Noa newsRusstrat

Traduzione e nota: Luciano Lago


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